Per rendere validi in Italia i titoli di studio conseguiti all’estero, bisogna ottenere un riconoscimento che li renda equiparabili a tutti gli effetti a un titolo di studio italiano, concetto che è stato introdotto in Italia grazie alla Convenzione di Lisbona nel luglio del 2002.
Sono diversi gli scopi per cui si renderà necessaria tale procedura, tra i più frequenti ci sono: prosecuzione degli studi presso un ente d’istruzione italiano, accesso a concorsi pubblici, iscrizione ai centri di impiego, accesso a tirocini post-laurea, esercizio di professione regolamentata, e molte altre.
Un esempio
Se, ad esempio, si vuole ottenere l’equipollenza di un titolo di laurea di primo o secondo livello, bisognerà prima di tutto tenere a mente che possono presentare domanda solamente i cittadini italiani e i cittadini degli Stati membri dell’Unione Europea. Dopodiché, la procedura da seguire è piuttosto semplice: gli interessati dovranno inviare la domanda di equipollenza al Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca – Dipartimento per la formazione superiore e per la ricerca – Direzione Generale per lo studente, lo sviluppo e l’internazionalizzazione della formazione superiore – Uff. IV – Via Michele Carcani, n. 61 – 00153 Roma – allegando:
1. Fotocopia autenticata e traduzione giurata del titolo di studio;
2. Fotocopia della documentazione relativa ai programmi di corso e di esame finale tradotti e legalizzati;
3. Dichiarazione di valore in loco;
4. Autocertificazione della cittadinanza italiana o della UE;
5. Fotocopia del documento d’identità;
6. Fotocopia del codice fiscale;
7. Fotocopia del diploma di scuola secondaria superiore.
8. Fotocopia di tutta la documentazione presentata.
9. Domanda di equipollenza
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